Il luogo negli anni è diventato un “santuario” dei nostalgici repubblichini, che hanno raccolto una serie di voci, leggende, e fonti non meglio verificate che attestano le uccisioni dei soldati delle repubblica di Salò, che nella zona operavano rastrellando paesi e territori in cerca di partigiani e resistenti.
“Al momento – conclude Chichinato – gli unici spettri che abbiamo trovato sono il fantasma dell’abbandono e dei ricordi dimenticati. Per questo motivo abbiamo tentato di rivalutare dal punto di vista storico culturale e naturalistico sia la colonia Montana di Rovegno sia il territorio circostante. Perché, come disse Arthur Conan Doyle, ‘eliminato l’impossibile, ciò che resta, per improbabile che sia, deve essere la verità'”.
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